Ecobonus 2022: quali sono i vantaggi sull’acquisto di una caldaia a condensazione

Ecobonus 2022: quali sono i vantaggi sull’acquisto di una caldaia a condensazione

Tra i bonus confermati per il 2022 ci sono quelli che riguardano le opere di efficientamento energetico. Ciò consente ai cittadini di approfittare di incentivi e detrazioni che permettono di fare la propria parte in ciò che chiamiamo transizione ecologica e assicurarsi un risparmio energetico importante.

Se abbiamo una caldaia murale a gas o un vecchio tipo di caldaia, che vogliamo sostituire per un maggior efficientamento energetico allora ecco tutto quello che c’è da sapere per accedere ai bonus.

Come richiedere il bonus per l’acquisto di una caldaia?

Per risparmiare sul costo di una caldaia più efficiente per la propria casa ci sono diverse possibilità. Anzitutto dobbiamo ricordare che le attuali detrazioni saranno in vigore dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, dopodiché tali condizioni potrebbero subire delle variazioni.

L’acquisto della caldaia dovrà essere riportato in fase di dichiarazione dei redditi per beneficiare della detrazione. Il diritto alla detrazione si matura rispondendo a determinati requisiti quali:

  • l’immobile dove verrà installata la caldaia deve essere esistente, accatastato o in fase di accatastamento;
  • i tributi pendenti sull’immobile devono essere saldati o in regola;
  • Il bonus si applica per la sostituzione di impianti di riscaldamento già presenti all’interno dell’immobile.

Bonus 2022 caldaia: quali sono le possibilità e le aliquote di detrazione?

Come abbiamo accennato l’acquisto di caldaie energeticamente più efficienti dà diritto a detrazioni. Per l’acquisto della sola caldaia si può accedere all’Ecobonus 65% o 50%. Una terza opzione è rappresentata dal Superbonus 110%, dove la sostituzione della caldaia tradizionale può essere inserita all’interno dei lavori trainati.

Quando si può applicare l’Aliquota 65% per l’acquisto della caldaia?

Si può beneficiare dell’aliquota al 65% per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione. La caldaia deve essere scelta tra i dispositivi di classe A con sistemi di termoregolazione evoluti in classe V, VI o VII.

La detrazione al 65% è riconosciuta anche per la realizzazione di sistemi ibridi composti da caldaia a condensazione e pompa di calore. Tale impianto, non solo potrebbe essere collegato a un impianto fotovoltaico, ma garantisce migliori performance in termini di risparmio energetico.

Quando si può richiedere la detrazione del 50% per l’acquisto di una caldaia a condensazione?

Si può beneficiare delle detrazioni del 50% se si acquista e si effettua l’installazione di una caldaia a condensazione di classe A. Ricordiamo che per le caldaie di classe inferiore non è prevista nessuna detrazione fiscale.

Quali sono le spese ammesse per il bonus caldaie 2022?

La sostituzione della caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione potrebbe richiedere alcuni lavori di adeguamento dell’impianto. Pertanto, l’importo verrà calcolato in base alle spese sostenute non solo per l’acquisto, ma anche per i costi di installazione e di eventuale adeguamento. L’importo massimo detraibile è pari a €30.000.

Rientrano nelle spese ammesse dal bonus caldaie,le seguenti voci:

  • Prestazioni di tecnici specializzati per l’individuazione delle modalità di intervento.
  • Manodopera per lo smontaggio della caldaia da sostituire.
  • Acquisto e posa in opera della nuova caldaia o sistema di riscaldamento ibrido.
  • Opere murarie connesse all’installazione della caldaia.

Per gli aventi diritto alla detrazione sarà possibile recuperare il 65% dell’importo attraverso 10 rate di pari importo a partire dalla dichiarazione dei redditi effettuata nel 2023.

Interventi trainati: ecco come sfruttare il Superbonus 110%

Il tuo condominio è stato valutato positivamente ai fini dell’ottenimento del Superbonus 110%? Sicuramente, ti avranno spiegato che per il godimento di tale beneficio è necessario un doppio salto di classe che dovrà interessare tutto l’edificio e che consentirà un maggior efficientamento e risparmio energetico.

Oltre al cappotto termico, intervento trainante, che interessa tutto l’edificio o parte di esso, è possibile agire sulla singola abitazione per migliorare l’isolamento termico e l’efficienza energetica e l’installazione di una caldaia a condensazione o sistema ibrido rientra tra questi interventi.

La detrazione può essere gestita in diversi modi:

  • Rientrare dell’investimento con 5 rate per 5 anni di pari importo.
  • Sconto in fattura fino all’ammontare del 100% dell’importo.
  • Cessione del credito del 100% all’azienda che effettua i lavori.

Per quanto riguarda la cessione del credito e lo sconto in fattura i lavori effettuati nell’ambito del Superbonus sono soggetti a visto di conformità come previsto dal decreto antifordi, per evitare un rialzo spropositato dei prezzi relativi ai materiali.

Come abbiamo già accennato, tra gli interventi agevolabili c’è quello che permette la sostituzione di una caldaia a condensazione, geotermica oppure di un sistema ibrido con pompa di calore.

Pagamenti e documentazione necessari per l’ottenimento delle detrazioni

Per l’ottenimento dei benefici previsti dalle detrazioni del 50%, 65% e 110% è necessario effettuare i pagamenti attraverso un metodo tracciabile.

Il bonifico parlante è obbligatorio per chi non è titolare di un reddito di impresa. Chi, invece, è beneficiario di un reddito di impresa può corrispondere le somme con bancomat o carta di credito.

Il pagamento è corrisposto in base alla fattura che deve contenere i dati del beneficiario del pagamento. Se si utilizza il bonifico parlante deve essere ben espressa la causale del versamento, con riferimento alla norma presente nell'articolo 16-bis del Dpr 917/1986.

Inoltre, devono essere presentati l’asseverazione di un tecnico abilitato per l’attestazione dei requisiti tecnici della caldaia. Deve essere presente la certificazione del produttore e delle valvole termostatiche. La documentazione deve essere conservata per 10 anni per far fronte a eventuali controlli.

Infine, è necessario inoltrare la documentazione all’ENEA che è l’ente preposto a registrare le opere di efficientamento energetico, sempre ai fini dell’ottenimento della detrazione.

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